Io amo l’Etiopia
Centro cardiologico pediatrico Federico Ozanam
La salute non è un bene di consumo ma un diritto universale
C’è poi il diritto alla salute, il diritto di ciascuno ad avere le cure mediche necessarie e un facile accesso ai trattamenti sanitari. Il Papa afferma: “La salute (…) non è un bene di consumo, ma un diritto universale per cui l’accesso ai servizi sanitari non può essere un privilegio. La salute, soprattutto quella di base, è di fatto negata – negata! – in diverse parti del mondo e in molte regioni dell’Africa. Non è un diritto per tutti, ma piuttosto è ancora un privilegio per pochi, quelli che possono permettersela. L’accessibilità ai servizi sanitari, alle cure e ai farmaci rimane ancora un miraggio. I più poveri non riescono a pagare e sono esclusi dai servizi ospedalieri, anche dai più essenziali e primari” (Discorso ai medici con l’Africa-Cuamm, 7 maggio 2016).
A Dicembre 2021 viene siglato un accordo di collaborazione tra l’Associazione Società di San Vincenzo de’ Paoli Consiglio Centrale di Roma ONLUS e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù- Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di Roma volto a porre in essere la realizzazione concreta del progetto “Io amo l’Etiopia” che si pone di costruire un ospedale aiutare i bambini e le bambine etiopi affetti da gravi ed acute patologie che necessitano di intervento medici e/o chirurgici di alta specializzazione.
Verranno ospedalizzati i bambini in età pediatrica che ne hanno bisogno e anche i piccoli pazienti dell’Ospedale “Black Lion di Addis Abeba” che necessitano di cure specifiche. L’Associazione Società di San Vincenzo de’ Paoli Consiglio Centrale di Roma ONLUS cercherà di ottenere i fondi per la copertura dei costi di degenza e cura direttamente da parte del Ministero della Salute Italiano o a reperire i costi necessari personalmente.
All’interno di questo programma è previsto che, qualora ce ne sia bisogno, l’Associazione coprirà anche i costi di viaggio dei piccoli pazienti trasferiti in Italia al OPBG.
A fine 2024 l’Associazione sigla un Memorandum d’intesa con l’Università di Addis Abeba per un progetto sulle disfunzioni cardiache e con un Team di medici chirurghi specializzati sulle valvole cardiache per cominciare questa collaborazione operativa, che nel febbraio 2025 riceve l’approvazione del Ministro della Salute etiope, che offre a sua volta supporto e collaborazione.
Durante un viaggio d’affari, il dott. Vincenzo Galantucci viene intercettato dal presidente dell’Associazione Giuliano Crepaldi e una volta appreso di questo nobile progetto, decide, insieme a suo padre Luigi e sua sorella Rosanna di supportare finanziariamente il progetto.
I primi costi da coprire sono quelli relativi alle spese di ristrutturazione dell’immobile. L’Associazione ha poi condiviso con noi un prospetto previsionale di spese e noi vorremmo continuare a contribuire alla creazione di un così nobile e ambizioso progetto.
Sarà nostra premura tenervi sempre aggiornati sugli sviluppi di questo progetto.